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Pellegrino Artusi - La scienza in cucina e l' arte di mangiar bene
La scienza in cucina e l' arte di mangiar bene
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vedi altre ricette con il pollo |
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Prendete un petto di pollastra o di cappone, tagliatelo a pezzetti e mettetelo a cuocere nel burro a fuoco lento; conditelo con sale e pepe.
Se non basta il burro bagnatelo col brodo.
Levate il petto asciutto e nell'intinto che resta gettate una midolla di pane, grande quanto un pugno, e con brodo fate un poco di pappa soda.
Questa col petto cotto versateli nel mortaio e, aggiuntivi due rossi d'uovo e poco odore di noce moscata, pestate ogni cosa ben fine e il composto lasciatelo in luogo fresco onde assodi.
Al momento di adoperarlo, che può essere anche il giorno appresso, fate cadere sulla spianatola un velo di farina e sopra alla medesima tritate col composto un bastoncino grosso un dito o meno e con un coltello infarinato tagliatelo in tanti pezzetti, tutti uguali, che arrotonderete colle mani imbrattate di farina, per farne tante pallottole della grandezza di una nocciola o meno.
Gettatele nel brodo bollente e dopo cinque o sei minuti di bollitura versatele
nella zuppiera dove avrete collocato avanti del pane a dadini soffritto nel
burro o nel lardo vergine; oppure, che sarà anche meglio, se, per pane, vi
servite della zuppa ripiena del numero 32. (zuppa ripiena)
Potrete così ottenere una minestra signorile bastevole per dieci o dodici
persone.
Note alla ricetta:
Ancora pollo e pane protagonisti di questa minestra artusiana. Un gusto pieno, ottimo per una serata fredda
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