|
desideri una ricetta in particolare? scrivici |
Pellegrino Artusi - La scienza in cucina e l' arte di mangiar bene
La scienza in cucina e l' arte di mangiar bene
|
vedi tutte le ricette vegetariane |
|
In que' paesi dove si fa uso quasi giornaliero di paste d'uova fatte in casa, non vi è servuccia che non ne sia maestra; e molto più di questa che è semplicissima.
Non è quindi per loro che
la noto, ma per gli abitanti di quelle province ove non si conoscono, si può
dire, altre minestre in brodo che di zuppa, riso e paste comprate.
I malfattini più semplici sono di farina. Intridetela colle uova e lavoratela colle mani sulla spianatoia per formarne un pane ben sodo: tagliatelo a fette grosse mezzo dito e lasciatele esposte all'aria perché si rasciughino.
Tritatele colla lunetta fino a ridurle in minuzzoli minuti quanto la metà di un chicco di riso, facendoli passare da un vagliettino onde ottenerli eguali, oppure grattateli dal pane intero; ma non imitate coloro che li lasciano grossi come il becco dei passerotti se non volete che vi riescano di difficile digestione; anzi, per questo motivo, invece di farina si possono fare di pangrattato semplice, oppure aggraziato con un pizzico di parmigiano e l'odore di spezie.
In tutte le maniere, al tempo dei piselli potete, piacendovi, unirli con quelli della ricetta n. 427, oppure colla bietola tritata minuta o cogli uni e coll'altra insieme.
A proposito di quest'ortaggio ho notato che, in Firenze, dove si fa grande uso di erbe aromatiche nella cucina, non si conosce l'aneto, che mescolato alla bietola, come si fa in altri paesi, le dà molta grazia.
Anzi l'aneto, pel suo grato
odore, tentai diverse volte d'introdurlo a Firenze, ma non vi riuscii forse
perché la bietola si vende a mazzetti mentre in Romagna si porta sciolta al
mercato e già frammista all'aneto.
vedi
tutte le ricette con le uova
Note alla ricetta:
una minestra classica, da gustare con un buon brodo, sola o con delle verdure come Artusi suggerisce.
|