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Pellegrino Artusi - La scienza in cucina e l' arte di mangiar bene
galline di faraonericetta n 546 vedi le ricette per fotografate passo a passo di cucina italiana di casa
Questo gallinaceo originario della Numidia, quindi erroneamente chiamato gallina d'India, era presso gli antichi il simbolo dell'amor fraterno. Meleagro, re di Calidone, essendo venuto a morte, le sorelle lo piansero tanto che furono da Diana trasformate in galline di Faraone. La Numida meleagris, che è la specie domestica, mezza selvatica ancora, forastica ed irrequieta, partecipa della pernice sia nei costumi che nel gusto della carne saporita e delicata. Povere bestie, tanto belline! Si usa farle morire scannate, o, come alcuni vogliono, annegate nell'acqua tenendovele sommerse a forza; crudeltà questa, come tante altre inventate dalla ghiottoneria dell'uomo.
La carne di questo volatile ha bisogno di molta frollatura e, nell'inverno, può
conservarsi pieno per cinque o sei giorni almeno. Il modo migliore di cucinare le galline di Faraone è arrosto allo spiede.
Ponete loro nell'interno una pallottola di burro impastata nel sale, steccate il
petto con lardone ed involtatele in un foglio spalmato di burro diaccio
spolverizzato di sale, che poi leverete a due terzi di cottura per finire di
cuocerle e di colorirle al fuoco, ungendole coll'olio e salandole ancora.
Al modo istesso può cucinarsi un tacchinotto.
Note alla ricetta: l'opinione di Artusi.. è un'opinione. La faraona è sì saporita, ma che il modo migliore di cucinarla sia allo spiedo, bhe fatto di gusti...
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