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descrizione e ricette fotografate dei mitili (Callista chione) Il fasolaro , come tutti i molluschi bivalvi, è caratterizzato dalla presenza di una conchiglia composta da due valve distinte ed incernierate tra loro mediante legamenti ed incastri. Le valve si aprono e richiudono grazie all’azione di robusti muscoli dorsali detti muscoli adduttori. Il piede si dilata per effetto della pressione sanguigna e assume la forma di una scure, atta allo scavo dei substrati sabbiosi e detritici nei quali i fasolari vivono a profondità che vanno dai 10 ai 20 metri. Normalmente i fasolari sono distribuiti sui dossi o rialzi di 200-300 metri di diametro, situati per lo più tra le 8 e le 10 miglia dalla costa. Su queste “leggere dune appiattite” sembra che abbia successo l’insediamento di larve pelagiche ivi trasportate dalle correnti marine tra aprile e maggio Il fatto di vivere in acque profonde, fredde e lontane dalla costa, fa sì che i fasolari siano più "puri" di altri molluschi, anche se ovviamente sono sottoposti ai medesimi controlli igenico sanitari.
La conchiglia è spessa, lucida e percorsa da strisce concentriche sottilissime, e ha un colore bruno-rossiccio, bruno-roseo, con le zone radiali più scure ma a contatto con determinati substrati può assumere anche color nero. Internamente è biancastra, lucida, con bordi lisci ed ha una consistenza che la rende simile alla porcellana. La pulizia e la preparazione dei fasolari è simile a quella delle ostriche: Per prima cosa bisogna aprirli, incidendo il muscolo vicino al callo (che poi è il punto stretto della conchiglia) Usate un coltello robusto e con la lama arrotondata per non rischiare di ferirvi
Ora aprite il fasolaro, cercando di conservare l'acqua, che è molto profumata. L'operazione richiede una certa forza se il mollusco è ben vitale....se non lo è non è fresco! Staccate il frutto dalla conchiglia e sciacquatelo per togliere sabbia e sassolini
Ora separate il piede rosso dalla sacca della sabbia Usate un coltellino affilato per non rovinare il frutto di mare. Non è ancora finita: le carni del fasolaro sono molto dure, quindi prima di poterlo mangiare è necessario battere il frutto per intenerire le carni. L'ideale è un martello da cucina, ma un batticarne potrà servire ugualmente.
Ora potete cucinarlo come preferite: è ottimo anche crudo, condito con un filo di olio al peperoncino e un battuto di aglio e prezzemolo. coni il fasolaro si preparano sughi per la pasta profumati e leggeri o deliziose polpettine. In ogni caso non richiede lunghe cotture per non perdere sapore e non indurirsi ulteriormente. ricette fotografate passo a passo con i fasolari proposti da cucina italiana di casa:
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